domenica 1 settembre 2013

Abbigliamento nel mondo arabo tra passato e presente: il fez


Il fez è un copricapo maschile in feltro, solitamente di colore rosso. Rotondo, senza tesa ha un pennacchio nero attaccato sulla sommità piatta . Il fatto di non avere una visiera lo rende più comodo durante la preghiera in quanto permette di appoggiare facilmente la fronte a terra durante le sessioni di preghiera. In Marocco, il  fez è ancora parte della divisa ufficiale e viene indossato con un djellaba bianco e con pantofole gialle o bianche; è indossato anche da molti funzionari e dal re in occasione di cerimonie e nei ritratti ufficiali. Non se ne conoscono con precisione le origini, ma nell’ ottocento si ebbe la sua maggiore diffusione in oriente, in particolar modo nella Turchia degli Ottomani. Si ritiene che il nome derivi dalla città di Fès, dove si produceva la tinta cremisi che lo contraddistingue.  In Nord Africa viene chiamato anche shashia stambuli o tarboosh. Benché il fez venga spesso confuso con la shashia, i due copricapi sono alquanto differenti: il fez è rigido, conico e di forma sollevata, mentre la shashia è morbida e aderisce alla sommità della testa, alla maniera di un berretto a calotta. 

ill: "head of an Arab in a fez" by Isidore Alexandre Augustin Pils

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